Pianificare il futuro del proprio patrimonio

Non è sicuramente semplice pensare al futuro e ad organizzarlo in modo che sia “sostenibile”: lo è ancora meno quando si deve pensare all’organizzazione della propria ricchezza per il futuro.

Se si è giovani bisogna pensare ad un futuro di crescita, che possa soddisfare tutti i propri desideri e sogni. Se si è meno giovani riflettere su come si vuole lasciare la propria ricchezza alla nuova generazione. In entrambi i casi la riflessione costa fatica: il futuro è incerto e per poter essere preparati a qualsiasi scenario bisogna pianificare con cura e cautela tutte le parti del patrimonio.

La banca è ancora vista solamente come il luogo dove viene gestito il denaro: che sia per operazioni di breve termine, pagamenti, operazioni allo sportello, o per operazioni di più lunga durata,come il mutuo, gli investimenti.

Una percezione limitata rispetto a quanto invece si potrebbe ottenere con un rapporto completo di gestione del denaro. Limitando infatti alla parte “operativa” la banca, si tralascia tutta la parte di riflessione, di analisi dei problemi, e anche tutta la parte di componente sociale che deriva dal denaro alle proprie decisioni personali.

C’è una fortissima dipendenza dalla gestione del denaro sul futuro di famiglie e individui, perché dalle scelte prese può dipendere l’esito di progetti di vita, di desideri o può essere causa di mancate azioni a favore della tutela del benessere familiare.

Il denaro, come si dice, non porta la felicità: sicuramente però una gestione razionale del denaro può evitare molte cause di infelicità, problemi e impossibilità di raggiungimento di obiettivi.

Decisioni che sono spesso difficili e proprio per questo vengono tralasciate.

Quello che accade spesso è che questioni che riguardano il futuro vengono tralasciate e non considerate, sia per un po di superstizione, sia per mancanza di referenti che abbiano il coraggio di spingersi oltre la semplice operatività.

BANCA = SOLO RENDIMENTO?

Parlare con un referente che vada più a fondo in questioni che non siano solamente legate al patrimonio permette di poter avere una visione più ampia. La visione più ampia permette di avere una fotografia chiara di tutto ciò che riguarda la vita di una persona o una famiglia. Se ci si concentra esclusivamente su un aspetto, su una decisione e su un lasso di tempo troppo breve, inevitabilmente verranno trascurati degli aspetti importanti, al momento non alla portata della vista.

COME QUESTO APPROCCIO SI APPLICA ALLA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA?

Il ruolo della banca viene relegato alla creazione di rendimento finanziario. Rendimento che è, e sempre sarà, una variabile non controllabile dalla banca, dal gestore o dal consulente, ma dipende da fattori troppo grandi per poter essere modificati. I mercati hanno dimensioni tali, e le informazioni hanno una rapidità di diffusione tale, che nessuno può essere in grado di fare una previsione sul comportamento dei mercati, men che meno su quali rendimenti poter ottenere.

Questa è la realtà se la si guarda da vicino, concentrandosi sui dettagli del breve periodo: le cose cambiano però se, così come andrebbe fatto con la situazione patrimoniale generale, si guarda la situazione dall’alto e con un orizzonte temporale più ampio. E’ possibile infatti con un adeguato tempo a disposizione ridurre le variabili legate all’andamento dei mercati finanziari: la statistica infatti, più tempo ha a disposizione, più dati riesce a raccogliere per poter definire scenari più precisi su cosa potrà accadere.

Se con la statistica si può quindi risolvere il problema rendimento finanziario, non significa che venga meno il problema di individuare una direzione da dare agli investimenti e soprattutto obiettivi reali da associare.

IL RENDIMENTO NON È IL PRINCIPALE PROBLEMA DA RISOLVERE

Il problema che deriva da questo approccio è duplice, e riguarda da un lato la mancanza di attenzione a problemi legati al denaro non riconducibili agli investimenti, dall’altra alla trascuratezza di decisioni personali e familiari.

COSA INFLUENZA IL PATRIMONIO NON DIRETTAMENTE IMPUTABILI A DECISIONI PERSONALI

Inflazione:

Seppur viviamo in un periodo storico dove non sembra essere un problema, concentrandosi su periodi di tempo più lunghi l’inflazione può comportare grossi problemi a un patrimonio finanziario.

Il problema inflattivo è molto legato alla già famosa ricerca di sicurezza delle famiglie italiane, che prediligono, ancor di più in momenti storici difficili, il denaro sul conto corrente piuttosto che investito.

Denaro fermo quindi, che nel corso di decenni perde valore a causa della “tassa occulta” inflattiva. Il potere d’acquisto è sceso costantemente dal dopoguerra, richiedendo quasi un obbligo di impiego del denaro per rimanere al passo dei tempi.

Immobili:

Ricerca di sicurezza che oltre a tradursi in denaro sul conto, se viene applicata come investimento predilige l’immobile. Con tutte le conseguenze del caso in termini di costo opportunità come è stato discusso in questo white paper.

Pensione:

Problema non considerato dalla vecchia generazione, sopravvissuta al cambio di regime contributivo, è molto importante invece per quella fascia di età che va dai 50enni in giù di oggi. La pensione pubblica rischia di non essere sufficiente per mantenere il tenore di vita avuto in età lavorativa. Decisioni da prendere per la pensione però richiedono un estremo sforzo di uscita dalla zona di comfort, comportando scelte di investimento vincolate per anni, se non decenni. Necessarie però per garantirsi un futuro sereno.

Il futuro della propria famiglia:

la tendenza a concentrarsi sul presente focalizza l’attenzione sul patrimonio attuale. Poca attenzione invece sulle dinamiche future che potranno influenzare il patrimonio e le conseguenze. Come già parlato ne WP Successione

Paese sotto assicurato

L’Italia è un paese sottoassicurato. Solo una famiglia su dieci stipula contratti assicurativi. Dai dati dell’Ania, ogni italiano possiede una casa, ma solamente il 3% delle abitazioni è assicurato.

Una contraddizione per le famiglie italiane che sono abituate ad accumulare denaro sui conti corrente per avere una riserva di emergenza, ma non si dedica a tutelarsi da eventi improvvisi e avversi. Una tendenza che diventa sempre più rischiosa alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione e della discontinuità lavorativa, elementi che rendono importante attivare una copertura assicurativa. Disporre di adeguate polizze assicurative, dovrebbe essere un elemento fondamentale nella pianificazione economica delle famiglie e delle imprese. accumulati da una persona o da un nucleo familiare, con conseguenze disastrose sul piano economico.

Non esiste rendimento finanziario che possa coprire da eventi avversi: l’assicurazione rappresenta per questo le fondamenta della riflessione sul patrimonio generale. Senza una solida base assicurativa, anche solo un evento improvviso può modificare il tenore di vita familiare e sconvolgere il futuro.

COSA INFLUENZA IL PATRIMONIO IMPUTABILE A RIFLESSIONI PERSONALI

Il ruolo della banca viene relegato alla creazione di rendimento finanziario. L’approccio tradizionale alla banca è esclusivamente rivolto al breve periodo: la mancanza di visione su obiettivi più grandi e strutturati comporta di valutare esclusivamente la banca, il gestore o il consulente per il risultato subito disponibile, anche se non dipendente da variabili controllabili come il rendimento dei mercati finanziari. La voglia di avere risultati immediati si è acuita con la società attuale, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e poco abituata a pianificare per tempo e dare il giusto tempo alle cose.

Così come ci sono problematiche esogene che vengono trascurate se si guarda al breve termine, ci sono anche alcuni fattori “endogeni” che riguardano la persona e la famiglia che rischiano di essere non considerati. La pianificazione ha l’obiettivo di rendere visibile e soprattutto sostenibile un piano di lungo periodo che renda soddisfatta economicamente la persona e la famiglia.

SUDDIVIDERE LA PROPRIA RICCHEZZA IN PERIODI

Immaginiamo di guardare la situazione familiare di una persona non “con la lente di ingrandimento” esclusivamente su conto corrente, reddito e capitale liquido. Ma di fare una fotografia dall’alto, come fosse fatta da un drone. Guardando l’aspetto più generale si potrà vedere come il patrimonio di una persona possa essere suddiviso in 3 macro strutture

COSA INFLUENZA IL PATRIMONIO NON DIRETTAMENTE IMPUTABILI A DECISIONI PERSONALI

Il breve periodo: così come dice la parola, tutto ciò che serve in un lasso di tempo breve, indicativamente entro un anno. Fanno parte di questo settore il reddito da lavoro (o la pensione), i costi quotidiani legati alla persona e alla famiglia, le necessità quotidiane e la liquidità necessaria e subito disponibile per far fronte a eventuali emergenze.

L’analisi del patrimonio rischia di fermarsi qui in un rapporto tradizionale: ciò che non si spende e ciò che avanza dal reddito mensile viene investito

Medio periodo: riguarda le priorità personali e familiari più a portata temporale. Consideriamo medio periodo tutto quello che succederà entro 5 anni, un periodo di tempo abbastanza lungo per poter fare dei piani, ma non abbastanza per non fare una riflessione molto attenta. Rientrano in questo periodo gli investimenti rivolti all’incremento del reddito, alle necessità familiari

Lungo periodo: ciò che va oltre la normale pianificazione. Può significare pensare a cosa succederà quando non ci saremo più. A figli, nipoti e come vorremmo fossero sistemati. Rientrano in questo settore la pensione, la successione, l’età adulta di figli e nipoti con le varie necessità

Alla base di tutto questo, come a reggere il tutto ci sono le assicurazioni.

GOAL BASED INVESTING

Per poter avere degli obiettivi è necessario averci riflettuto e aver considerato le variabili importanti nella vita. Il primo passo non è quindi rappresentato dall’individuazione degli investimenti, ma dal rendere un ordine di priorità della proprie esigenze.

Il goal based investing è un approccio agli investimenti per obiettivi reali: ovvero finalità tangibili nella vita delle persone che devono essere raggiunte e rese sostenibili economicamente. Si tratta di una pianificazione dove la persona, la famiglia o l’azienda definisce le priorità della propria vita (privata/aziendale) con obiettivi a cui dare un termine temporale. Una volta individuate le priorità, le esigenze e i desideri si può trovare il giusto metodo di investimento di denaro che possa rendere sostenibile questo piano.

L’attività di investimento per obiettivi va poi revisionata perchè la vita privata e aziendale subiscono continuamente modifiche e possono esserci variazioni di priorità. L’investimento per obiettivi reali di vita (come l’acquisto di casa, ritiro dall’attività lavorativa, una pensione serena, una successione del patrimonio senza tensioni familiari) permette di non concentrarsi esclusivamente sul rendimento finanziario, che è sicuramente importante per l’obiettivo finale ma non esclusivo. Questo perchè non è controllabile.

Ciò che è controllabile sono le proprie priorità e le proprie volontà, e su questo va basata la pianificazione del futuro. Il rendimento finanziario quindi sarà solo una conseguenza per obiettivi che potranno essere raggiunti comunque, se pensati per tempo.

ESEMPI INVESTIMENTI BASATI SUGLI OBIETTIVI

L’università per i figli può costare davvero molto denaro.

Se le uscite monetarie familiari sono concentrate tutte nel momento in cui il figlio ha 18 anni, questo può comportare una modifica importante nel flusso di entrate uscite familiari. Pianificare per obiettivi, e soprattutto per tempo, questa eventualità permette di poter iniziare già subito dopo la nascita del figlio piani di investimento focalizzati sull’obiettivo universitario. Avendo come tempo a disposizione 18 anni sarà molto più semplice ridurre l’impatto dell’uscita monetaria.

Il tenore di vita può essere migliorato non tanto con un grande capitale, ma con un reddito adeguato. Se non si ha ben chiaro però quale sia il livello di reddito desiderato, considerando le spese previste, si rischia di accumulare più reddito necessario o di averne meno. Un budget familiare dettagliato permette di avere chiare le uscite finanziarie familiari. Una volta definito questo, può essere ipotizzato un portaofglio di investimenti che copra almeno in parte queste spese.

CONCLUSIONI

La parte fondamentale di una corretta pianificazione non è la ricerca di rendimento quindi, bensì la ricerca di priorità. Ecco perchè il rapporto bancario non deve limitarsi all’operatività ma deve essere tale da poter condividere informazioni anche molto personali, utili per stilare un corretto piano finanziario. Definire le priorità sarà la parte più complessa della pianificazione: l’individuazione di investimenti finanziari o reali e in generale la messa in pratica sarà solo una conseguenza. Se si mette l’operatività al primo posto invece, si rischia di non raggiungere obiettivi reali ed effettivamente desiderati

Cosa possiamo fare per te?

Gli immobili rappresentano in media il 70% della ricchezza totale delle famiglie italiane: ecco perché poniamo molta attenzione sulla valutazione, sull’analisi e sulla gestione del patrimonio immobiliare. I nostri sistemi di analisi permettono di fare una valutazione preventiva di utilità dell’immobile, se è utile come strumento di investimento, e permette di prendere decisioni su eventuali alternative di investimento.

Cosa possiamo fare per te?

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Gli immobili rappresentano in media il 70% della ricchezza totale delle famiglie italiane: ecco perché poniamo molta attenzione sulla valutazione, sull’analisi e sulla gestione del patrimonio immobiliare. I nostri sistemi di analisi permettono di fare una valutazione preventiva di utilità dell’immobile, se è utile come strumento di investimento, e permette di prendere decisioni su eventuali alternative di investimento.

Sono Alessandro Sichieri, consulente patrimoniale nel mondo finanziario da quasi 10 anni. Mi occupo di supportare famiglie e aziende nell’analizzare il proprio patrimonio in ogni singolo dettaglio: finanziario, immobiliare, extra finanziario. Questo punto di partenza permette poi di prendere decisioni di investimento e di azione che permettano di essere preparati per gli scenari futuri, e che possano rendere sostenibili e raggiungibili gli obiettivi di vita, aziendali o familiari prefissati.

La consulenza patrimoniale che opero con la mia struttura ha l’obiettivo di individuare e mettere in atto investimenti che siano utili e rivolti a obiettivi reali, sia per famiglie che aziende.